Il tumore solido o “neoplasia” solida è una massa di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali.
Esistono Tumori benigni e maligni.
I primi non hanno la tendenza a invadere gli organi circostanti, nè a diffondere in altre parti del corpo, mentre i Tumori maligni sono caratterizzati dalla capacità di invadere i tessuti circostanti e di diffondere in altre parti del corpo, anche distanti, tramite le così dette Metastasi, le quali viaggiano attraverso i vasi sanguigni e/o linfatici.
Per la cura dei tumori solidi dei nostri amici animali, l’intervento chirurgico, quando possibile, è in genere lo strumento più determinante ed efficace.
Questa grande importanza dell’atto chirurgico nella lotta contro i tumori ha portato un enorme sviluppo negli ultimi decenni della Chirurgia Oncologica Veterinaria. Questa branca della chirurgia veterinaria si occupa di definire delle regole e delle procedure da seguire nell’approccio chirurgico contro i diversi i tipi tumorali.
Determinante è la conoscenza dello stadio del tumore, cioè il suo grado di avanzamento, grazie al quale si definiscono diagnosi e prognosi più precise, nonchè i trattamenti più opportuni per ciascun paziente.
In questo ambito e per alcuni tumori in particolar modo, il così detto LINFONODO SENTINELLA assume un ruolo fondamentale in quanto è la prima struttura ad essere interessata da una possibile metastasi e quindi rappresenta un campanello di allerta per capire se c’è stata una eventuale diffusione del tumore. Nei nostri amici animali, esistono diverse “stazioni linfonodali” sparse in tutto il corpo, quindi il primo passo è individuare quello che drena l’area interessata dal tumore, che dovrà essere campionato o asportato contestualmente all’asportazione del tumore (la maggior parte delle volte).
Al Centro Veterinario Acese, nei casi in cui è indicato, si effettua la MAPPATURA DEL LINFONODO SENTINELLA. Attraverso la somministrazione di un mezzo di contrasto radioopaco nell’area attorno al tumore vengono identificate le vie linfatiche e il linfonodo che drena il tessuto tumorale. Tale procedura ci permette di programmare al meglio l’intervento chirurgico per l’asportazione del tumore e del relativo linfonodo sentinella. In sede intraoperatoria verrà poi somministrato una sostanza “colorante” (il blu di metilene) che, allo stesso modo del mezzo di contrasto radiografico, verrà assorbito dal linfonodo sentinella, il quale assumerà il colore blu e sarà più facilmente identificabile, riducendo le dimensioni delle ferite e soprattutto i tempi e la precisione chirurgica.
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